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Trattamento acque: tecnologie su misura per ogni esigenza

Una panoramica su impianti e soluzioni

07 marzo 2024
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07 marzo 2024
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Trattamento acque: tecnologie su misura per ogni esigenza

Una panoramica su impianti e soluzioni

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L'acqua è una risorsa preziosa ed è quotidianamente compromessa, non solo dal prelievo eccessivo per consumi industriali e produttivi (solamente il settore agricolo usa ogni anno il 40% dei prelievi nazionali), ma anche dal susseguirsi di episodi di siccità riconducibili anche al cambiamento climatico. Non sono da trascurare le perdite delle reti di distribuzione delle acque: in Italia le fuoriuscite da acquedotto si attestano intorno al 43%, rispetto ad una media Europea del 23%.

trattamento acque

Non a caso il tema è in cima alle agende politiche internazionali. Tant'è che le Nazioni Unite hanno dedicato l’Obiettivo 6 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile a “garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”.  

A minacciare ulteriormente questa risorsa così preziosa è il rischio di inquinamento permanente: fiumi, laghi e mari non possono più ricevere una quantità di sostanze nocive superiore alla propria capacità auto-depurativa, che avviene in natura tramite processi biologici. Ecco perché le sostanze di scarto, potenzialmente inquinanti e dannose per la salute, vanno adeguatamente trattate.  

In questo contesto sono fondamentali gli impianti di trattamento delle acque che, come stabilito anche dalla Direttiva 91/271/CEE, ricompresa, dopo il recepimento, nel Testo Unico Ambientale italiano, sono indispensabili per tutelare la biodiversità, valorizzare il territorio e proteggere la salute.  

Acque primarie e acque reflue: cosa sono e come trattarle per evitare danni all'ambiente e alla salute umana

Le acque primarie sono utilizzate come materia prima per scopi industriali, produttivi o di consumo (per esempio per il consumo umano). 

Le acque di scarto si distinguono in due tipologie: acque reflue derivanti dagli scarichi domestici ed urbani e acque reflue industriali. Le tecnologie alla base degli impianti che trattano queste acque sono molteplici e possono essere adoperate singolarmente o in sinergia tra di loro.   

trattamento acque

Esistono per esempio gli impianti per il trattamento chimico-fisico delle acque ricche di sostanze organiche e inorganiche (derivanti da diverse tipologie di lavorazione), che prevedono l’utilizzo di specifici prodotti chimici nelle fasi di trattamento, scelti sulla base del pH dell’ambiente e delle sostanze da rimuovere.  

Poi ci sono gli impianti di filtrazione su membrane che costituiscono un’alternativa per depurare le acque reflue e per trattare quelle primarie. Tali impianti sono principalmente utilizzati per il trattamento delle acque primarie al fine di ottenere acqua demineralizzata o ultrapura, destinata alle produzioni industriali. Tali impianti si distinguono in base al tipo di membrana adoperata e al grado di filtrazione richiesto.  

Seguono gli impianti biologici in cui, grazie al processo di biodegradazione operato da popolazioni di microrganismi (fanghi attivi o biomasse), gli inquinanti organici vengono rimossi. La sostanza organica recuperata (fanghi) può essere usata per la produzione di biogas e biometano.  

Esistono, inoltre, impianti basati sulla tecnica di evaporazione per il trattamento di reflui industriali con la presenza di composti organici ed inorganici particolarmente complessi da depurare. L’impianto di evaporazione, che è uno dei più energivori e onerosi esistenti in funzione delle volatilità degli inquinanti, assicura comunque una elevata efficienza di rimozione degli inquinanti stessi con la possibilità di recuperare le acque trattate. 

Trattamento acque: la "depurazione circolare" dell'acqua

Nel giugno del 2022, il Ministero della Transizione Ecologica ha destinato 600 milioni di euro (il 60% alle regioni del Centro-Nord e il 40% a quelle del Sud) dell’Investimento 4.4 (M2C4) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) al riuso delle risorse idriche e alla trasformazione, ove possibile, degli impianti in “fabbriche verdi”, per il recupero di materia. 

trattamento acque

La misura ha l’obiettivo di colmare la carenza di impianti di depurazione delle acque: il servizio pubblico di fognatura e depurazione delle acque reflue urbane, in particolare, conta in totale 18.042 impianti, di cui 10.574 dislocati nelle regioni settentrionali, 3.556 in quelle centrali, 3.161 al Sud e 751 sulle Isole. La popolazione nazionale servita, con significative differenze tra Nord e Sud, è del 93,7%. Per questa ragione l’Italia è stata sottoposta a quattro procedure di infrazione comunitarie che le costano annualmente 650 milioni di euro. 

Per stimolare la progettazione degli impianti per il recupero di acque reflue, la revisione della Direttiva Europea sulla loro gestione stabilisce di aumentare l’utilizzo di acque reflue depurate, obbligando i Paesi a raggiungere il target del 40% entro il 2030 (l’Italia è ferma al 4%). 

In piena sinergia con i principi dell’economia circolare, la corretta depurazione garantirebbe il riutilizzo dell’acqua per diversi usi, come per esempio l’irrigazione agricola e il recupero di energia e di materie prime.  

Una progettazione “circolare” di questi impianti favorirebbe il riutilizzo anche dei fanghi di depurazione, che sono un sottoprodotto del trattamento delle acque e rappresentano un concentrato solido di sostanze organiche e inorganiche. Basti pensare che delle 3,24 milioni di tonnellate di fanghi di depurazione prodotte ogni anno in Italia, nel 2021 solo il 54% è stato avviato a recupero per la produzione di biometano ed energia termica ed elettrica. La restante parte è stata avviata a smaltimento in discarica, con uno spostamento di 480.000 tonnellate di fanghi dal Centro e dal Sud al Nord Italia.   

trattamento acque

Sempre in sinergia con i principi dell’economia circolare, è importante menzionare anche la raccolta dell’acqua piovana che, secondo le indicazioni della European Environment Agency, è considerata uno strumento per migliorare l'efficienza delle risorse idriche. 

Edison Next ha progettato e realizzato un biolago per la raccolta delle acque meteoriche che sono sottoposte a un trattamento di fitodepurazione e sono, poi, riutilizzate come acque primarie, per ridurre la water footprint (indicatore che mostra il consumo di acqua dolce) del processo produttivo.  

TOPIC / TAG

Circular economy

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