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Borgo San Dalmazzo

L'impianto di teleriscaldamento in cogenerazione e biomassa

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L'impianto di teleriscaldamento in cogenerazione e biomassa

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L'impianto di teleriscaldamento in cogenerazione e biomassa

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impianto

L’impianto di teleriscaldamento di Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo, attualmente in fase di sviluppo, sarà alimentato in parte da una centrale cogenerativa a gas naturale e in parte da una caldaia a biomassa legnosa da filiera corta locale.

I lavori di costruzione della centrale sono partiti nell’estate del 2024 e si prevede che saranno ultimati entro il 2026.

Il progetto prevede anche lo sviluppo di una rete di distribuzione di circa 10,8 km, da realizzare ai fini dell’allacciamento delle nuove utenze i cui lavori sono stati avviati tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.

L’impianto di teleriscaldamento di Borgo San Dalmazzo sarà in grado di servire circa 1.450 famiglie, oltre a utenze pubbliche, del terziario e private, coprendone le necessità di riscaldamento e acqua sanitaria, per un fabbisogno termico annuo di circa 12,1 GWh. 

Più nel dettaglio la centrale di produzione,  la cui ubicazione è stata localizzata  in una zona periferica rispetto al centro cittadino, ospiterà un impianto cogenerativo ad alto rendimento alimentato a gas naturale di potenza pari 2 MW elettrici e 2 MW termici che ha la priorità nella produzione, 1 caldaia a biomassa legnosa da 2 MW termici che avrà una priorità di generazione secondaria, oltre a 1 caldaia a gas di backup con potenza termica pari a 5 MW, che garantisce la continuità del servizio in situazioni emergenziali qualora ci siano interventi di manutenzione o in caso di malfunzionamento dell’impianto principale.

Sarà presente, inoltre, un serbatoio di accumulo termico della volumetria pari a 1.500 m3, che consente di stoccare l’energia termica necessaria a coprire carichi termici di picco e limitare i cicli di accensione e spegnimento del cogeneratore.

Il mix energetico previsto dall’impianto consentirà, a regime, di soddisfare il fabbisogno energetico delle utenze allacciate con oltre il 34% di energia da fonti rinnovabili.

Si stima1 infatti che il teleriscaldamento di Borgo San Dalmazzo permetterà un abbattimento, a livello globale, delle emissioni di CO2 di circa -2.700 tonnellate all’anno (-36%), una riduzione del consumo di energia primaria non rinnovabile di circa -1.190 tonnellate equivalenti di petrolio all’anno (-37%) e un risparmio di circa 1.000.000 di metri cubi all’anno di gas naturale (-28%).

-1.190 tep/anno
Consumo
-2.700 ton/anno
Emissioni di CO2
-1 Milione di mc/anno
Consumo di gas naturale

Territorio

L’impianto di teleriscaldamento è ubicato nei pressi del cimitero comunale, in una zona periferica rispetto al centro di Borgo San Dalmazzo, comune piemontese di oltre 12.000 abitanti a soli 8 chilometri da Cuneo, con una importante densità abitativa.

Con la realizzazione di questo impianto che permetterà di ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la qualità dell’aria, la cittadina piemontese, già impegnata in diversi progetti volti alla valorizzazione e alla tutela del territorio, fa un passo in avanti nel proprio percorso di transizione energetica ed ecologica.

Inoltre, l’utilizzo di biomassa legnosa, derivante da scarti di produzione, dal recupero di sfalci di potatura e di resti di eventi alluvionali e dalla manutenzione delle aree boschive, permetterà anche di valorizzare ulteriormente le risorse locali, rafforzando una filiera corta già avviata e collaudata che conta circa una cinquantina di fornitori.

Infine, lo sviluppo della rete di teleriscaldamento offre l’opportunità di realizzare ulteriori interventi di miglioramento degli spazi urbani: dal rifacimento del manto stradale all’installazione di una rete di corrugati sotterranei che diventano un’infrastruttura chiave per consentire interventi di manutenzione dell’impiantistica urbana e di eventuali servizi smart senza comportare lavori invasivi e che creano disagi al traffico e alla cittadinanza.

Processo

La centrale di generazione sarà alimentata con un mix di fonti energetiche (gas metano e biomassa legnosa). La produzione di energia elettrica e termica avviene attraverso l’immissione di gas naturale all’interno di un cogeneratore ad alto rendimento (con motore a combustione interna) con potenza pari a 2 MW elettrici e 2 MW termici. Il processo di combustione generato, azionando il motore, farà muovere il generatore elettrico collegato il quale converte l’energia meccanica in elettrica. Salvo una piccola percentuale legata agli autoconsumi della centrale, l’energia elettrica prodotta verrà immessa nella rete elettrica nazionale. L’energia termica di scarto generata durante il processo di produzione di energia elettrica (circuito di raffreddamento del motore e gas di scarico) verrà catturata e recuperata tramite lo scambio con l’acqua e immessa direttamente nella rete di teleriscaldamento o all’interno dell’accumulo termico nei momenti di bassa richiesta.

La caldaia a biomassa di potenza pari a 2 MW termici verrà utilizzata in abbinamento all’impianto di cogenerazione e avrà una priorità di generazione secondaria a inseguimento della domanda termica nei periodi di maggiore richiesta. Il calore generato dalla caldaia a biomassa verrà immesso direttamente nella rete di teleriscaldamento o all’interno dell’accumulo termico nei momenti di bassa richiesta.

La rete è costituita da un gruppo di tubazioni primarie che alimentano quelle secondarie, per sfociare successivamente all’interno delle sottostazioni di scambio termico localizzate presso i singoli edifici. In corrispondenza di questi dispositivi, il liquido termovettore cede il calore mediante uno scambiatore all’impianto centralizzato delle utenze, che consente di riscaldare gli ambienti e l'acqua calda sanitaria.

All’interno delle tubazioni della rete viene immessa acqua calda con temperatura in mandata pari a circa 90°C e temperatura di ritorno di circa 60°C.

processo ciriè

Vantaggi

Gli utenti che sceglieranno di allacciarsi al teleriscaldamento di Borgo San Dalmazzo avranno una serie di vantaggi, non solo ambientali, ma anche economici e di sicurezza.

Grazie all’utilizzo della biomassa legnosa e a un sistema di cogenerazione ad alta efficienza il teleriscaldamento di Borgo assicura un basso impatto ambientale in grado di contenere le emissioni. Inoltre, la sostituzione delle caldaie condominiali con una unica centrale di cogenerazione più efficiente aiuterà a migliorare la qualità dell’aria della cittadina.

Dal punto di vista economico gli utenti che decideranno di collegare l’impianto condominiale al teleriscaldamento otterranno una serie di vantaggi: dal risparmio legato al venir meno delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e legato alla sostituzione periodica (ogni 10-15 anni) della caldaia, all’annullamento dei costi di gestione della caldaia condominiale e delle infrastrutture a essa collegate (impianti antincendio, canne fumarie, controllo fumi, ecc.), fino a un incremento di valore degli immobili legato al miglioramento della classe energetica.

Con il teleriscaldamento migliora anche la sicurezza poiché si evitano i sistemi di combustione nelle centrali termiche degli edifici, eliminando così il rischio di incendio e scoppio. Un aspetto che assume ancora più rilevanza nel caso di utenze pubbliche o del terziario (scuole, strutture sanitarie, teatri, etc.).

[1] ll totale delle emissioni evitate è calcolato confrontando le emissioni dell’impianto cogenerativo con le emissioni che ci sarebbero state in assenza di esso. Per il gas metano, è stato utilizzato il fattore di emissione dell’inventario nazionale UNFCCC. Per l'energia elettrica prodotta dalla centrale di teleriscaldamento e immessa nella Rete Elettrica Nazionale è stato utilizzato il coefficiente emissivo del parco termoelettrico italiano (Fonte: Rapporto ISPRA 404/2024).

cantiere
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