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Comunità Energetiche Rinnovabili verso il modello solidale

Lo sviluppo della funzione sociale delle CER

21 marzo 2024
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Comunità Energetiche Rinnovabili verso il modello solidale

Lo sviluppo della funzione sociale delle CER

21 marzo 2024
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Comunità Energetiche Rinnovabili verso il modello solidale

Lo sviluppo della funzione sociale delle CER

21 marzo 2024
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Per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) in Italia si apre una nuova fase di sviluppo che porta con sé un approccio che va a valorizzare la funzione sociale di questa forma di condivisione di energia e quindi la componente di cittadini e Pubblica Amministrazione. 

A introdurre elementi di novità è stato l’atteso decreto che ha delineato i contorni attuativi delle Comunità Energetiche Rinnovabili (decreto n. 414 del 7 dicembre 2023 pubblicato il 7 febbraio in Gazzetta Ufficiale). Questo atto normativo, insieme alle successive regole operative del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), è destinato a far crescere in modo decisivo la diffusione delle CER nel Paese. 

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Le novità del decreto Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)

Le principali novità riguardano l’esclusione delle grandi imprese (cioè le imprese con oltre 250 dipendenti, con fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro e bilancio annuo superiore a 43 milioni di euro) e l’introduzione di una soglia per l’accesso agli incentivi per le piccole e medie imprese membri delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Nel dettaglio, gli incentivi destinati alle PMI su base annuale non possono superare il 55% della quota di energia condivisa. Nel caso in cui la tariffa premio si cumuli con un contributo in conto capitale tale soglia scende al 45%. 

Per tutto il territorio nazionale è stata confermata la tariffa che incentiva l’uso dell’energia rinnovabile prodotta e condivisa localmente. Per i Comuni piccoli, con meno di 5.000 abitanti, è stato, inoltre, previsto un contributo PNRR a fondo perduto che copre fino al 40% dei costi di realizzazione di un impianto di produzione di energia rinnovabile, inserito in una CER.  

L’obiettivo del decreto CER è di incentivare la produzione e la condivisione locale fino a 5 GW di nuova potenza installata entro il 2027.  

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L’approccio seguito dal legislatore si muove sulla stessa linea prevista dalle norme europee, che intendono favorire una funzione sociale delle CER. La direttiva RED II (2018/2001/UE) presta grande attenzione alle potenzialità delle CER in termini di capacità di coinvolgere nuclei familiari e soggetti che non avrebbero la capacità economica di garantirsi l’approvvigionamento di energia prodotta da fonti rinnovabili. “La concessione di diritti agli autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente permette alle Comunità di Energia Rinnovabile di aumentare l'efficienza energetica delle famiglie”, si legge nel testo della direttiva rinnovabili.  

Le Comunità Energetiche Rinnovabili si fondano, infatti, sull’aggregazione di diversi attori presenti sul territorio: singoli cittadini, imprese, enti del terzo settore, enti della pubblica amministrazione locale che decidono di mettere a fattor comune la produzione e il consumo di energia rinnovabile.  
La condivisione di energia rinnovabile genera, oltre a un chiaro beneficio ambientale, anche impatti positivi in termini economici e sociali sull’intera comunità e il territorio. 

Verso un modello di Comunità Energetiche Rinnovabili solidale 

Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano senz’altro un acceleratore della decarbonizzazione e dell'indipendenza energetica dei territori e si configurano come catalizzatori di cambiamento, promuovendo una visione solidale e partecipativa dell'energia.  

In quest’ottica un virtuoso modello di CER solidale è quello che sta portando avanti Edison Next in un comune di 150.000 abitanti, in cui allo sviluppo di un progetto di efficientamento energetico che ha come obiettivo la riduzione dei consumi e delle emissioni degli edifici scolastici del territorio si affianca la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile per massimizzare l’utilizzo delle risorse da parte della comunità. 

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Attraverso un contratto di partenariato pubblico-privato (PPP) con il comune, è prevista, infatti, la realizzazione di diversi interventi di efficientamento energetico sugli edifici scolastici, che consentono di sbloccare risorse per realizzare impianti fotovoltaici sulle coperture delle scuole, con capacità di produrre energia superiore al fabbisogno.

La creazione di una CER rappresenta il modo sia per valorizzare tale produzione di energia in eccesso, sia per coinvolgere attivamente gli studenti con le loro famiglie e il corpo docente. Il comune ricoprirà il ruolo di prosumer in quanto produttore di energia rinnovabile tramite l’impianto fotovoltaico messo a disposizione della Comunità, e consumatore in autoconsumo fisico di parte dell’energia prodotta. All’iniziativa prenderà parte, con il ruolo di consumatore virtuale dell’energia in eccesso, la cittadinanza legata alle scuole coinvolte, ad esempio studenti, docenti, famiglie e attività commerciali collocate nei pressi delle scuole.  

Questa CER è progettata con uno scopo sociale, in quanto i membri rinunceranno alla loro quota di incentivo per finanziare interventi e attività a favore delle scuole e dei loro studenti. 

Edison Next, oltre alla progettazione e alla realizzazione degli impianti fotovoltaici e degli altri interventi di efficientamento a proprio investimento, sta curando la progettazione, la costituzione e la gestione operativa della CER. 

Il progetto complessivo comporterà benefici ambientali ed economici derivanti dal risparmio energetico e dalla produzione rinnovabile, ma anche benefici sociali dati da una migliore qualità degli ambienti scolastici e dalle iniziative a favore degli studenti rese possibili dall’incentivo della Comunità, rappresentando, inoltre, un’occasione per sensibilizzare la comunità scolastica e la cittadinanza sull’uso consapevole dell’energia. 

Con il contributo di

Guzzetti
Andrea Guzzetti
Responsabile Comunità Energetiche Rinnovabili, Edison Next

Laureato in ingegneria energetica presso il Politecnico di Milano, ha maturato un’esperienza decennale in progetti di innovazione e nello sviluppo di nuovi business. Nel 2017 entra in Edison all’interno del team di innovazione e sviluppo e si occupa della progettazione di prodotti e servizi innovativi, confrontandosi con start up e processi di open innovation. Da maggio 2022, con la nascita di Edison Next gli è affidata la responsabilità di analizzare il potenziale dei progetti innovativi della società, presidiando la prima fase dello sviluppo e proponendo nuovi modelli di business, in particolare nell’ambito delle fonti rinnovabili e dei green gas. Oggi è Responsabile Comunità Energetiche Rinnovabili di Edison Next e si occupa di promuovere lo sviluppo e la diffusione delle CER come acceleratore della transizione e dell’autonomia energetica dei territori, creando valore per comunità, amministrazioni pubbliche e imprese.

TOPIC / TAG

Comunità Energetiche Rinnovabili

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