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Conto termico 3.0: come funziona e come ottimizzare tutti i benefici

Una guida chiara al Conto Termico: come funziona, chi può richiederlo e come accedere agli incentivi previsti

23 ottobre 2025
Conto termico 3.0: come funziona e come ottimizzare tutti i benefici

Conto termico 3.0: come funziona e come ottimizzare tutti i benefici

Una guida chiara al Conto Termico: come funziona, chi può richiederlo e come accedere agli incentivi previsti

23 ottobre 2025
Conto termico 3.0: come funziona e come ottimizzare tutti i benefici

Conto termico 3.0: come funziona e come ottimizzare tutti i benefici

Una guida chiara al Conto Termico: come funziona, chi può richiederlo e come accedere agli incentivi previsti

23 ottobre 2025
Conto termico 3.0: come funziona e come ottimizzare tutti i benefici

Conto termico: che cos’è? Come si è sviluppato nel tempo

La diffusione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili rappresenta una delle priorità per il nostro Paese che, nel tempo, ha messo a punto diversi strumenti incentivanti capaci di accelerarne lo sviluppo. Uno di questi è sicuramente il Conto Termico, un meccanismo gestito dal GSE per incentivare interventi di efficienza energetica e produzione di energia termica da fonti rinnovabili. I beneficiari sono principalmente le Pubbliche Amministrazioni, ma anche imprese e privati, compresi gli enti del terzo settore. Parliamo di uno strumento piuttosto longevo, dal momento che fu introdotto per la prima volta il 28 Dicembre 2012Poi a partire dal 2016 è stata introdotta la sua versione 2.0 che, oltre a un ampliamento delle modalità di accesso e dei soggetti ammessi, prevedeva anche il via libera a nuove tipologie di interventi e snellito la procedura di accesso diretto. Alcuni risultati di rilievo si sono visti, soprattutto lato PA: come si può leggere nel Bilancio di Sostenibilità 2024 del GSE, nel 2024 sono state attivate 120.000 convenzioni per il Conto Termico, con 438 milioni di euro complessivamente erogati.

Conto termico, perché si cambia: le principali novità del Conto termico 3.0

Nonostante i risultati positivi che abbiamo citato in precedenza, è perlomeno dalla fine del 2021 (Dlgs 199/2021) che si parla ufficialmente della necessità di aggiornare il Conto Termico e di passare a una versione 3.0. I motivi alla base della necessità di una nuova versione di questo strumento di incentivazione sono molteplici. Prima di tutto nel mondo dell’efficienza energetica si è ormai assistito a una evoluzione tecnologica che ha facilitato la diffusione di alcune soluzioni (tra cui pompe di calore, solare termico, sistemi di building automation), rendendo inevitabile la necessità di ampliare il novero di intervento oggetto di incentivazione. Inoltre, per raggiungere i target di decarbonizzazione e transizione energetica fissati dall’Ue, è emersa l’esigenza di mettere a punto uno strumento incentivante più attuale che fosse in linea con tali obiettivi. Per tali ragioni, lo scorso cinque agosto 2025, a seguito dell’approvazione in Conferenza Unificata, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha adottato il decreto per il Conto Termico 3.0. Le modifiche entreranno in vigore a fine annoa 90 giorni dalla pubblicazione del decreto (avvenuta il 26 settembre). Dal quel momento il GSE, responsabile dell’attuazione e della gestione del sistema di incentivazione, dovrà provvedere entro 60 giorni a pubblicare le regole applicative, che conterranno requisiti, modalità e tempistiche per l’erogazione dell’incentivo.

Le principali novità del Conto Termico 3.0 riguardano:

  1. l’ampliamento agli edifici del settore terziario, che ora possono richiedere gli incentivi anche per interventi di efficienza energetica;
  2. i nuovi interventi per favorire l’elettrificazione dei consumi di riscaldamento (fotovoltaico e colonnine di ricarica abbinate alle pompe di calore);
  3. l’innalzamento di massimali e costi unitari per adeguarli ai costi di mercato;
  4. favorire l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente.
Quali sono le tipologie di interventi ammissibili
ricarica auto elettrica

Il Conto Termico 3.0 prevede l’ampliamento della platea dei beneficiari, degli interventi incentivabili e delle spese ammesse. In generale, Pubbliche Amministrazioni ed enti del terzo settore possono usufruire del Conto termico per interventi di efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti pulite. Grazie al nuovo decreto, i soggetti privati potranno accedere anche agli interventi di efficienza energetica, fotovoltaico e colonnine di ricarica, per gli edifici del terziario. Nel mondo residenziale, il Conto Termico 3.0 risulta invece applicabile soltanto per interventi riconducibili alla produzione di fonti rinnovabili termiche, tra cui non rientrano, tuttavia, l’installazione di impianti fotovoltaici e di accumulo e le infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici.

Quali sono le condizioni di ammissibilità 

Esistono delle condizioni di ammissibilità per accedere agli incentivi previsti dal Conto Termico 3.0. Ad esempio, occorre essere proprietari o titolari di un diritto reale/personale di godimento sull’edificio coinvolto. Non solo: gli interventi sono ammessi solo su edifici/unità con impianti di climatizzazione invernale esistenti alla data di entrata in vigore del decreto.

Sono ammissibili apparecchi e componenti nuovi o ricondizionati (importante novità che dà impulso all’economia circolare), dimensionati secondo i reali fabbisogni di energia termica. I requisiti devono essere rispettati per tutta la durata dell’incentivo e nei cinque anni successivi a decorrere dalla data di corresponsione dell’ultima rata di incentivi. Infine, dopo l’ottenimento dell’incentivo per impianti di piccole dimensioni da fonti rinnovabili o sistemi ad alta efficienza, non sono incentivabili ulteriori interventi della medesima tipologia sul medesimo edificio per almeno un anno dalla data di stipula del contratto con il GSE relativo al precedente ultimo intervento.

Quali sono le tipologie di interventi di efficienza energetica incentivati 

In ambito efficienza energetica una delle novità principali del Conto Termico 3.0 riguarda l’eliminazione degli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione dall’elenco degli interventi incentivati. Ma, soprattutto, il nuovo schema prevede l’estensione dell’incentivo a una serie di interventi finora non coperti o solo parzialmente ammessi, per cui risultano ora incentivabili le seguenti nuove tipologie di intervento:

  • l’installazione di impianti solari fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo e/o opere di allacciamento alla rete, presso l’edificio o nelle relative pertinenze, a condizione che l’intervento sia realizzato congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore elettriche;
  • l’installazione di infrastrutture di ricarica privata di veicoli elettrici, anche aperte al pubblico, presso l’edificio e le relative pertinenze, ovvero presso i parcheggi adiacenti, a condizione che l’intervento sia realizzato congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore elettriche;
  • isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato, anche unitamente all’eventuale installazione di sistemi di ventilazione meccanica;
  • installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento e/o sistemi di filtrazione solare esterni per chiusure trasparenti con esposizione da Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili.

 

Infine, come nel precedente Conto termico 2.0, gli altri interventi di efficienza energetica ammessi all’incentivazione sono i seguenti: 

  • Sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato.
  • Trasformazione degli edifici esistenti in “edifici a energia quasi zero”.
  • Sostituzione di sistemi per l’illuminazione d’interni e delle pertinenze esterne degli edifici esistenti con sistemi efficienti di illuminazione.
  • Installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation) degli impianti termici ed elettrici degli edifici, ivi compresa l’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore; trasmissione ed elaborazione dei dati stessi.

 

Di particolare rilevanza è l’inclusione tra gli interventi di incremento dell’efficienza energetica anche operazioni realizzate da soggetti privati su immobili appartenenti all’ambito terziario.

Quali sono gli interventi di produzione di energia termica da FER incentivati 

Rispetto al Conto Termico 2.0, sono state introdotte alcune nuove tipologie di interventi: la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficienti, la sostituzione funzionale o totale o parziale di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti unità di microcogenerazione alimentati da fonti rinnovabili, oltre all’introduzione di pompe di calore bivalenti, pompe di calore add-on e rooftop. 

Gli altri interventi di produzione di energia termica da FER incentivati sono i seguenti:

  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria, dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica; unitamente all’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore per gli impianti con potenza termica utile superiore di 200 kW.
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi factory made o bivalenti a pompa di calore unitamente all’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW.
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali esistenti o per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa, compresi i sistemi ibridi ibridi factory made o bivalenti a pompa di calore, unitamente all’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW.
  • Installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling, per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento e teleraffreddamento.

Cosa si può fare e chi può beneficiarne: esempi concreti di conto termico

operaio

Possono accedere al Conto Termico 3.0 le Pubbliche Amministrazioni ma anche privati tra cui anche le imprese del terziario, come ad esempio quelle appartenenti alla sanità privata, alla logistica e alla grande distribuzione organizzata, oltre agli enti del terzo settore. Tra le principali novità introdotte dalla nuova versione del Conto Termico c’è quindi l’estensione dei beneficiari, con gli Enti del Terzo Settore (ETS) che sono stati sostanzialmente equiparati alle Amministrazioni Pubbliche. Tra i beneficiari ci sono anche le Comunità Energetiche Rinnovabili, che possono investire in impianti condivisi per l’autoconsumo di energia pulita, e le ESCo, che possono accedere all’incentivo per conto dei propri clienti, facilitando la realizzazione degli interventi.

Sono inoltre stati aggiornati i massimali di spesa, specifici e assoluti, per adeguarli ai nuovi costi di mercato. Ma cosa si può fare con i fondi del Conto Termico 3.0? Ad esempio, una impresa potrebbe dotarsi di soluzioni di gestione e controllo automatico (building automation) degli impianti termici delle proprie sedi aziendali. Oppure un ospedale privato o una PA potrebbe introdurre sistemi di illuminazione a LED, o ancora edifici della PA, come scuole e municipi, possono essere trasformati in immobili a energia quasi zero. 

I fondi a disposizione

Imprese, PA e privati potranno beneficiare di fondi di una certa consistenzail Conto Termico 3.0 prevede infatti una dotazione di circa 900 milioni di euro annui, di cui 400 destinati alle PA. L’incentivo erogato (è un contributo a fondo perduto) non può superare il 65% delle spese sostenuteMa nel caso di interventi realizzati su edifici pubblici in comuni fino a 15.000 abitanti, scuole pubbliche, ospedali pubblici e strutture sanitarie pubbliche, comprese quelle residenziali, di cura, assistenza o ricovero, l’incentivo può coprire fino al 100% delle spese ammissibili. Inoltre, i beneficiari potranno godere di un aumento dei massimali rispetto al precedente Conto Termico 2.0: ad esempio, la sostituzione degli infissi passa da valori fino a 100.000 euro ad importi fino a 500.000 euro in relazione alla zona climatica in cui viene svolto l’intervento. È aumentata anche la durata stessa dell’incentivo, che potrà arrivare sino a cinque anni.

Maggiore sinergia con altri incentivi

Il Conto Termico 3.0 è progettato per integrare coesistere con altri strumenti come il PNRR e bandi regionali. Questo lo rende più flessibile per chi deve gestire interventi complessi o su più edifici.

Vantaggi e i benefici attesi del Conto Termico 3.0 per le Pubbliche Amministrazioni 

I vantaggi del Conto Termico 3.0 per le Pubbliche Amministrazioni sono evidenti, a partire dalla possibilità di avviare progetti di riqualificazione energetica di scuole, uffici e ospedali, a tutto beneficio della fruizione da parte degli utenti. In ultima analisi, i risparmi ottenuti sulle spese energetiche liberano a bilancio risorse economiche che possono essere redistribuite in altri capitoli di spesa o in nuovi servizi per le comunità locali. Fondamentale quindi è il ruolo delle Esco con cui le PA possono stipulare contratti a prestazione energetica garantita (EPC) e, da oggi, anche contratti di Partenariato Pubblico-Privato (PPP).

Vantaggi e i benefici del Conto Termico 3.0 per piccoli comuni, sanità ed Enti del Terzo Settore

Una delle grandi novità del Conto termico è che per gli edifici di comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti e per edifici scolastici, ospedali e altre strutture sanitarie pubbliche incluse quelle residenziali, di assistenza, di cura o di ricovero del sistema sanitario nazionale l’incentivo del nuovo Conto Termico può arrivare a coprire fino al 100% delle spese ammissibili (nei limiti relativi a unità di potenza e superficie e livelli massimi di incentivo stabiliti nel Decreto). Un cambiamento di rilievo che rappresenta una grande opportunità per la sanità pubblica, per dare vita a strutture più moderne, efficienti e sostenibili, con impatti positivi su pazienti, personale e bilancio. Un altro mondo coinvolto in profondità dal Conto Termico 3.0 è quello per gli Enti del Terzo Settore (ETS) che, come abbiamo accennato in precedenza, potranno godere di una sostanziale equiparazione alle Pubbliche Amministrazioni, che faciliterà l’accesso agli incentivi e permetterà di ampliare la tipologia di interventi incentivabili. Chiaramente, anche per la famiglia degli ETS, la possibilità di finanziare gli interventi di efficientamento significa liberare più risorse per il sociale e meno spese correnti.

Vantaggi e i benefici attesi del Conto Termico 3.0 per le imprese 

Anche le imprese (tra cui quelle appartenenti alla sanità privata, alla GDO e alla logistica) potranno beneficiare dell’evoluzione del Conto Termico. Da un punto di vista operativo, infatti, c’è stata una indubbia estensione degli interventi ammessi, che rende possibile immaginare l’utilizzo di questo strumento di incentivazione anche per interventi di riqualificazione energetica complessi. In aggiunta agli interventi già previsti, quali l’isolamento termico, l’installazione di pompe di calore o di collettori solari, sono infatti ora incentivabili nuove tipologie quali ad esempio gli impianti solari fotovoltaici con sistemi di accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, purché installati congiuntamente alla sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore elettriche. Grazie all’estensione degli interventi incentivabili, Conto Termico 3.0 risulta uno strumento attrattivo per le imprese che vogliono ridurre consumi ed emissioni.

Uno sguardo alle procedure: come si accede agli incentivi del Conto Termico 3.0

Gli incentivi sono regolati da contratti di diritto privato tra il GSE e il Soggetto Responsabile. Gli incentivi sono corrisposti dal GSE nella forma di rate annuali costanti della durata compresa tra due e cinque anni, a seconda della tipologia di intervento e della sua dimensione, oppure in un'unica soluzione, se l'importo del beneficio complessivamente riconosciuto non supera i 15.000 euro.

Le richieste di accesso agli incentivi possono, infine, essere presentate direttamente dai privati o tramite ESCO (Energy Service Company) certificate UNI CEI 11352, che possono gestire l'intero processo per conto del cliente, presentando domanda al GSE, esclusivamente tramite il Portaltermico. 

L’accesso agli incentivi avviene attraverso due modalità alternative:

  • tramite accesso diretto: la richiesta deve essere presentata al portale del GSE entro novanta giorni dalla conclusione dell’intervento;
  • tramite prenotazione: modalità riservata alle PA che agiscono direttamente o tramite ESCO che operano per loro conto. In questo caso è possibile prenotare l’incentivo prima della realizzazione stessa degli interventi.

Perché scegliere Edison NEXT

Edison NEXT, in qualità di ESCo certificata UNI CEI 11352, supporta i propri clienti in tutte le fasi: dalla progettazione alla realizzazione degli interventi, fino alla gestione delle pratiche e dell’accesso agli incentivi. Grazie a un approccio integrato e alle proprie competenze tecniche, Edison NEXT si conferma partner ideale per lo sviluppo di progetti di efficienza energetica e di produzione da fonti rinnovabili, anche attraverso il Conto Termico 3.0

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Efficienza energetica
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